Aprile 2025
La partecipazione a Heat Pump Technologies da parte di Outes è avvenuta anche con la Tavola rotonda organizzata da RX Milano e dal Politecnico di Milano, nella sezione dedicata al commerto sull’applicazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Angelo Rivolta, Head of Heat Pump Division presso Genertec Italia, società importatrice e distributrice dei prodotti Outes, ha descritto la situazione come segue:
“Secondo lo studio, il segmento delle pompe di calore idroniche come elemento principale degli impianti di climatizzazione è destinato ad aumentare. La diffusione delle pompe di calore idroniche porta con sé una serie di temi interessanti:
➡️ dal lato prodotto, il tema è miglioramento dell’efficienza a basse temperature esterne, e questo è un argomento a cui i produttori stanno lavorando.
➡️ dal lato impiantistico, il tema è la auspicata maggiore integrazione con altre tecnologie presenti in ambito domestico, come il fotovoltaico, il solare termico, il dialogo con altri dispositivi. Anche questo sarà un terreno di sviluppo in mano ai produttori.
➡️ da un punto di vista del sistema paese, il tema è la stabilità normativa e un sistema di incentivazione sostenibile in grado di favorire la transizione. Le voci di probabili modifiche sul sistema di incentivazione delle caldaie che circolano in questi giorni non vanno in questa direzione e ci esporranno probabilmente al rischio di una procedura di infrazione.
➡️ da un punto di vista di mercato, un tema critico è la corretta progettazione, installazione, impostazione e manutenzione degli impianti a pompa di calore.
Questo argomento non è da sottovalutare, perché parliamo di macchine molto diverse tecnicamente dalle caldaie a gas. Se si vuole ottenere una riduzione dei consumi di energia, è necessario ripensare sia gli impianti di riscaldamento, che devono funzionare a temperature più basse, sia le modalità di utilizzo, con un orario più continuo e non concentrato sulle classiche due fasce orarie al mattino e alla sera.
È importante capire che le pompe di calore hanno rendimenti superiori solo se funzionano a temperature d’impianto più basse. Il loro utilizzo ad alte temperature ha come effetto il mancato raggiungimento di reali risparmi energetici.
Nell’esperienza quotidiana, abbiamo tutti casi di bassa soddisfazione da parte di clienti, perché l’impianto è stato sbagliato, ad esempio con una macchina sovradimensionata che funziona a singhiozzo, oppure con cicli di sbrinamento troppo frequenti per un errore nel dimensionamento dell’accumulo inerziale, o con la pompa di calore impegnata per la maggior parte del tempo a riscaldare l’acqua calda sanitaria e non l’abitazione per un errore nell’impianto di ricircolo, e così via.
Questo capita perché mancano le nozioni di base sul funzionamento delle pompe di calore e sul tipo di impianto adatto. In questo modo rischiamo di non raggiungere i target di miglioramento dell’efficienza e avremo un parco installato malfunzionante e insoddisfacente agli occhi dei clienti finali.
➡️ Serve una campagna di sensibilizzazione a tutti i livelli, dai progettisti, ai termotecnici, agli installatori e ai clienti.
➡️ Servono corsi di formazione per i professionisti della filiera.
➡️ Serve un intervento degli organi di divulgazione per far conoscere al grande pubblico le poche ma fondamentali regole per ottenere risparmio energetico con queste macchine.”
Per ulteriori informazioni: www.outes.it